Fase 2, tutte le disposizioni e limitazioni regionali per andare in bici a partire dal 4 maggio

Da lunedì 4 maggio sarà di nuovo possibile fare attività sportiva nella propria regione. Il DPCM del 26 aprile consente di uscire dalla propria residenza, oltre che per i motivi di lavoro e di reale necessità riportati nelle precedenti ordinanze, anche per fare passeggiate e attività fisica all’aperto, compreso l’utilizzo della bicicletta. Il governo ha spiegato che l’importante sarà rispettare la distanza di sicurezza, fissata a due metri, e rimanere all’interno della propria Regione. Come già avvenuto per la fase 1, ogni zona ha poi il diritto di emettere ordinanze specifiche in base alla propria situazione sanitaria, importanti da conoscere per non andare contro le leggi locali. Ecco le leggi vigenti da domani nelle diverse Regioni.

ABRUZZO: Con l’ordinanza numero 52 firmata il 30 aprile, la Regione consente le attività sportive individuali, tra cui ciclismo su strada e mountain bike, dalle ore 6 alle ore 20, fermo restando che è necessario rispettare la distanza di sicurezza.

BASILICATA:  In una delle regioni italiane meno colpite dal Covid-19, le amministrazioni locali non hanno ritenuto opportuno emanare ulteriori misure rispetto a quelle contenute nel dpcm, confermando con l’ordinanza numero 43 del 3 maggio, “è consentita, in ambito regionale, l’attività sportiva e motoria in luogo aperto, anche con bicicletta o altro mezzo”.

CALABRIA: L’ordinanza numero 37 del 29 aprile ammette “gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali”, sempre tenendo come limite i confini regionali.

CAMPANIA: l’ordinanza numero 42 del 2 maggio specifica che è possibile svolgere attività sportiva individuale nella fascia oraria che va dalle 6:30 alle 8:30 senza obbligo di indossare la mascherina, ma comunque con l’obbligo di portarla con sé in caso ci si trovasse in prossimità di altre persone. Nel resto della giornata l’attività motoria è consentita solo se compatibile con l’uso obbligatorio della mascherina e sempre mantenendo il distanziamento di almeno due metri dalle altre persone.

EMILIA-ROMAGNA: L’ordinanza numero 74 del 30 aprile specifica che l’utilizzo delle mascherine all’aperto è necessario solo quando non è possibile garantire la distanza di sicurezza. In bicicletta è possibile uscire dai confini del proprio Comune di residenza, ma non da quelli provinciali.

FRIULI VENEZIA-GIULIA: Come spiegano le faq sul sito della regione non vi sono ulteriori restrizioni sulle distanze interpersonali rispetto al dpcm, ma vige l’obbligo di utilizzare la mascherina o comunque di coprire naso e bocca.

LAZIO: L’ordinanza “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019” emanata il 2 maggio sembrava prevedere la possibilità di svolgere attività sportiva a partire dal 6 maggio, ma soltanto all’interno della propria provincia di residenza, sempre rispettando le necessarie distanze di sicurezza e l’individualità degli allenamenti. Nelle faq successive e in una apposita nota emessa proposte dalla Regione Lazio si precisa tuttavia che “sarà possibile allenarsi in bicicletta individualmente già dal 4 di maggio, in ambito provinciale evitando assembramenti e mantenendo la distanza di sicurezza due metri”. La data del 6 maggio è dunque stato solamente un errore di stampa. Per quanto riguarda le mascherine, sono obbligatorie “Solo quando si parla o ci si intrattiene con altre persone e comunque sempre nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro”.

LIGURIA: L’ordinanza numero 25 firmata il giorno 3 maggio dal presidente Toti l’attività sportiva e motoria è consentita. Jogging e bicicletta possono essere svolti solo in forma individuale o in compagnia di persone residenti nella stessa casa, dalle 6 alle 22, con il divieto di uscire dalla provincia o dalla Città Metropolitana di appartenenza.

LOMBARDIA: Con l’ordinanza numero 537 firmata il 30 aprile, il Presidente Fontana ha previsto l’obbligo di indossare la mascherina, o qualsiasi indumento di protezione per naso e bocca, al di fuori della propria abitazione, eccezion fatta per i bambini fino a sei anni e per i portatori di forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. L’attività motoria non ha più il vincolo dei 200 metri dall’abitazione: può essere svolta solo individualmente. Con la nuova ordinanza numero 540 del 3 maggio, nella regione l’obbligo di indossare la mascherina (o copertura alternativa di bocca e naso) non è più necessaria “durante, ma prima e dopo l’attività sportiva, in ogni caso facendo la massima attenzione a non incrociare altre persone”.

MARCHE: Il decreto numero 142 del 30 aprile si limita a specificare il permesso di svolgere attività sportiva all’aperto, compreso l’utilizzo della bicicletta, a patto di rispettare la distanza di sicurezza di due metri.

MOLISE: Le tre ordinanze firmate il 2 maggio da Donato Toma non aggiungono alcuna restrizione al dpcm per quanto riguarda lo sport, consentendo dunque lo spostamento su tutto il territorio regionale.

PIEMONTE: L’ordinanza numero 50, valida dal 4 al 17 maggio, prevede che è obbligatorio indossare le mascherine solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. Si può quindi andare in bicicletta all’interno della Regione, a patto di rispettare la distanza di sicurezza.

PUGLIA: Le ordinanze regionali finora emesse non cambiano la sostanza del Dpcm statale: attività sportiva consentita, con due metri di distanza di sicurezza, entro i confini della regione, anche fuori dal Comune di residenza.

SARDEGNA: Con l’ordinanza numero 20 del 2 maggio, la Regione permette allenamenti in forma individuale, per professionisti e non professionisti, “nel territorio del proprio comune di residenza, domicilio e/o dimora abituale”, confermando la necessità di distanziamento di sicurezza.

SICILIA: L’ordinanza numero 18 del 30 aprile consente l’attività sportiva individuale, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Inoltre stabilisce che “I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all’espletamento delle proprie attività, purché in luoghi aperti”, comprendendo in queste misure le associazioni ciclistiche.

TOSCANA: Con l’ordinanza numero 50 del 3 maggio la Regione permette di svolgere, individualmente oppure con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, o da parte di residenti nella medesima abitazione, attività sportiva o attività motoria. La distanza di sicurezza dalle altre persone è qui stabilita a 1,80 m.

TRENTINO-ALTO ADIGE: Le decisioni sono prese dalle due Province autonome. Quella di Bolzano, con l’ordinanza numero 24 del 2 maggio, ha confermato la possibilità di svolgere attività sportiva individuale all’interno dei confini regionali, citando la bicicletta tra i mezzi per svolgerla, con una distanza di tre metri. La Provincia di Trento, nell’ordinanza del Presidente della Provincia del 2 maggio 2020 specifica che durante l’attività sportiva, che si potrà svolgere su tutto il territorio del Trentino-Alto Adige, sarà necessario portare con sé una mascherina da indossare nel caso in cui ci si trovi in prossimità di altre persone, sempre comunque assicurando il rispetto di una distanza di almeno due metri. Non sarà possibile spostarsi con altro mezzo pubblico o privato verso il luogo dell’allenamento, salvo ” il raggiungimento dei circoli, delle società e le associazioni sportive”.

UMBRIA: In Umbria la regione non è intervenuta in materia di attività sportive, uniformandosi dunque totalmente al dpcm, che prevede distanziamento interpersonale di almeno due metri e possibilità di pedalare su tutto il territorio regionale.

VALLE D’AOSTA: L’ordinanza numero 192 del 3 maggio  consente di svolgere attività rispettando la distanza interpersonale di almeno due metri per quella sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Le uscite saranno consentite sull’intero territorio regionale e, a differenza di quanto accade in altre regioni, sarà consentito anche usare mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere l’attività sportiva. Al fine di agevolare la mobilità alternativa all’uso dei veicoli privati e dei mezzi pubblici, è consentito il noleggio di biciclette con consegna a domicilio del noleggiante, subordinatamente al rispetto della distanza interpersonale di un metro e con divieto di creare assembramenti.

VENETO: Già a partire dal 27 aprile con l’ordinanza n.43 il presidente Zaia ha consentito l’attività all’aperto, anche in bici. Lunedì 4 maggio è stata invece firmata una nuova ordinanza, nella quale il limite dell’attività diventa regionale e nella quale viene consentito “lo svolgimento individuale o con componenti del nucleo famigliare di attività sportiva o motoria”, per effettuare la quale “è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati”, eventualmente anche in coppia se mantenendo le distanze. Sarà necessario rispettare il “distanziamento di almeno due metri anche presso impianti sportivi al chiuso o all’aperto”. L’uso della mascherina o copertura decade in caso di “attività motoria intensa” salvo l’obbligo di utilizzo “alla fine dell’attività”.

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